Venez(IA), dove il cinema incontra l’Intelligenza Artificiale
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Venez(IA), dove il cinema incontra l’Intelligenza Artificiale

HAI e EDI Effetti Digitali Italiani: «Con “The Last Image” mostriamo il futuro dell’AI generata nel cinema»

Mostrate le prime immagini del cortometraggio realizzato con pieno controllo di AI e vfx grazie alla partnership della neonata software house HAI – Human & Artificial Imagination con EDI Effetti Digitali Italiani

I vantaggi del nuovo workflow con tutti i dogmi del cinema: controllo creativo, risparmi fino al 30–50% e più spazio a nuovi registi

Il futuro del cinema passa (anche) per l’intelligenza artificiale, e a raccontarlo sono Francesco Grisi, Francesco Pepe e Stefano Leoni, la squadra dietro EDI Effetti Digitali Italiani, leader nel settore dei VFX e neo fondatori di HAI Human & Artificial Imagination, con un incontro nella sede della Casa della Critica a Venezia 82 dal titolo “Venez(IA), dove il cinema incontra l’Intelligenza Artificiale”, presentando un documento tecnico e creativo che racconta come l’AI generativa stia cambiando il modo di fare cinema, senza snaturare il ruolo dell’artista.

«Fino ad ora si è parlato di AI come strumento per non avere più bisogno di nessuno. Il nostro approccio è di ridefinire l’uso dell’AI al modo di fare cinema. Da sempre un lavoro corale per ottenere la perfezione. L’AI non è un sostituto del lavoro umano, è un amplificatore della creatività e dell’efficienza. Il nostro compito è governarla: scegliere quando usarla, perché e con quali garanzie di qualità, budget e diritti», afferma il team.

Dopo 6 anni di studi, ossia dalla nascita dei primi tool, secondo HAI oggi si può lavorare con l’intelligenza artificiale mantenendo il controllo e inserendosi nel workflow cinematografico lasciando tutti i suoi dogmi. «L’AI ci aiuta a creare nuovi strumenti e ad aiutare produttori e autori a trovare delle nuove soluzioni».

I vantaggi sono: semplificazione e ottimizzazione dei costi; poter spingere al massimo la creatività a un costo sostenibile; riuscire a potenziare e migliorare la preparazione (pitching, previz, storyboard); automatizzare processi tecnici ripetitivi.

VFX più snelli, meno Full CG quando non serve

L’AI consente di ridurre il ricorso a pipeline full CGI costose e lente, concentrando le risorse dove davvero fanno la differenza. Si velocizzano o automatizzano attività come camera tracking, maschere, animazione, rotoscoping, color, upscaling, e la produzione di dronate/establishing complessi o costosi da realizzare sul set. Inoltre, apre nuovi modi di interpretare location storiche o anacronistiche.

«Se prima puntavamo a fare tutto in post produzione, il futuro è AI first, la combinazione con i vfx è uno strumento molto potente».

L’AI consente di controllare il movimento della camera partendo da semplici fotografie, permettendo di trasformare location esistenti in ambientazioni completamente diverse, come un villaggio di pescatori o un’ambientazione fantasy. Questo offre un controllo della geometria e della geografia del luogo, facilitando la previsualizzazione e la valutazione della fattibilità dei progetti.

La gestione delle scene di massa ad esempio è sempre stata onerosa, ma l’IA, in particolare il machine learning, offre ora nuove soluzioni per generare folle, anche a partire da green screen. Questo permette di creare situazioni di folla con un elevato controllo, anche se la folla non è in CGI, ottimizzando i costi e i tempi di produzione.

Inoltre, l’IA può essere utilizzata per velocizzare i processi di previsualizzazione, finalizzazione e compositing, riducendo drasticamente il numero di versioni necessarie per l’approvazione. Questo porta a un notevole risparmio economico, poiché il regista può visualizzare prima i risultati e prendere decisioni più rapide.

Pre-produzione potenziata, Processi automatizzati (Auto Lab),Accessibilità e pluralità di proposte

Con pitching, previsualizzazione, storyboard e concept art HAI rende più robusti e rapidi i processi decisionali di registi e produttori, aiutando i progetti a partire con maggiore chiarezza visiva e budgetaria.

Pipeline proprietarie accelerano passaggi tecnici chiave: tracking, animazione, color grading, rotoscoping, upscale. Risultato: più tempo sul valore creativo, meno sul lavoro ripetitivo.

L’AI permette qualità simili su budget diversi, dà spazio a nuovi registi emergenti, e consente di fare di più a parità di costi o spendere meno mantenendo la qualità. Nei casi analizzati da HAI, il risparmio può variare dal 30% al 50%, aprendo la strada a progetti altrimenti fermi perché in over budget.

«È uno strumento democratico, che consente di dare più spazio a registi emergenti e a nuovi autori, aiutiamo i produttori a capire come poter spendere, e spingere progetti con più effetti visivi».

Per dimostrare come l’AI possa sbloccare scene ad altissima complessità senza compromettere la qualità o la partenza del progetto, HAI evidenzia alcune sequenze che, girate dal vivo, implicherebbero costi e rischi tali da mettere in difficoltà l’intero budget. L’AI consente di proteggere la visione creativa mantenendo il progetto sostenibile.

Ad esempio il de-aging, che prima era costosissimo e ora, grazie al machine learning, è accessibile a un costo molto basso, permettendo di ringiovanire o invecchiare gli attori in tempi brevi. Inoltre, sarà possibile l’animazione di personaggi a basso costo, mandando in pensione tute e sensori per la motion capture, facilitando così la creazione di film d’animazione o con personaggi digitali.

«Non siamo in conflitto con la creatività, ma aumentiamo le performance, siamo un tool di potenziamento».

Altra applicazione dell’AI è Autolab, un laboratorio video altamente automatizzato che delega alla macchina tutte le attività che non richiedono creatività, come le transcodifiche, il conform, il render e l’archiviazione. Le attività creative vengono semplificate per i professionisti, e il sistema gestisce il flusso di lavoro dal girato al master finale, integrando audio, grafica e color.

Workflow: l’esempio di “The Last Image”

Per dimostrare tutto ciò il team ha realizzato un cortometraggio, il primo realizzato con intelligenza artificiale generativa mantenendo il controllo di tutto il processo produttivo, e che verrà proiettato in anteprima il 15 ottobre a Roma e il 16 ottobre all’Anteo di Milano.

Il titolo è “The Last Image”, diretto da Frankie Caradonna e ambientato nell’Inghilterra del XIII secolo. Protagonista è Adam, un giovane contadino dal cuore puro, è rinchiuso in una carrozza-prigione diretta verso il patibolo. Mentre attende l’esecuzione, i suoi pensieri si intrecciano con i ricordi della donna che ama, Charlotte, e del suo migliore amico, Clarence. Insieme avevano sognato la fuga da una vita miserabile, progettando un furto per garantirsi un futuro altrove.

Per farlo hanno creato un nuovo workflow, un lavoro interamente generato ma con regia, fotografia, scenografia, non semplicemente un prompt fine a se stesso. Un nuovo modo di pensare e strutturare un cortometraggio o una scena di un film per aiutare i produttori.

Partiti da un soggetto per sviluppare la sceneggiatura, poi lo studio dei personaggi, lo storyboard, poi  un visual breakdown con le indicazioni di tutti i capi reparto tra cui fotografia, costumi, scenografia e location manager. Le prime immagini realizzate sono statiche e una volta approvate vengono generate in movimento. Intanto il montatore prende informazioni per poi passarlo in post produzione, attività cruciale per raffinare il prodotto generato dall’IA, poiché l’immagine grezza ha bisogno di essere intagliata per raggiungere una qualità e una definizione stilistica superiore.

«Se l’avessimo dovuto fare realmente, ci sarebbe voluto un budget di 10 volte superiore. L’obiettivo non è tagliare posti di lavoro, ma permettere alle stesse persone di realizzare più progetti, concentrandosi su attività a maggior valore creativo».

Tax Credit e diritti d’immagine

Tutto ciò che viene post prodotto non ha problemi legali, ma vanno contrattualizzati autori e attori che devono cedere prestazioni del machine learning. «Quello che noi faremo è assolutamente protetto perché verrà fatto con dei modelli allenati internamente per cui il materiale non verrà inviato ai vari modelli di intelligenza artificiale». E una volta seguite queste linee guida non ci sono difficoltà ad ottenere il tax credit.

Venez(IA), dove il cinema incontra l’Intelligenza Artificiale

Data: 5 Settembre 2025

Autore: Effetti Digitali Italiani

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